Il drammaturgo anticipa lo psicoanalista. Sofocle anticipa nell’Edipo il dramma della posizione del soggetto rispetto all’Altro che lo porta, lo nomina e lo promette alla morte. Shakespeare nell’Amleto anticipa il dramma del desiderio del soggetto incatenato al desiderio dell’Altro, e a ciò che lo causa. Wedekind, contemporaneo di Freud, ma prima di Freud, illustra nel Risveglio di primavera che l’umano con il sesso non ci sa fare, che nessuno se la cava bene, e che la sessualità fa buco nel reale. “Un drammaturgo”, scrive Lacan nella prefazione al lavoro teatrale di Wedekind, “nel 1891, affronta così la questione di che cosa significhi per i ragazzi fare all'amore con le ragazze, sottolineando come essi non ci penserebbero affatto senza il risveglio dei loro sogni 0 ”.
Testo ortodosso rispetto a Freud, continua Lacan, e che anticipa “ampiamente” Freud, poiché non solo “alla data suddetta Freud stava ancora elucubrando l’inconscio”, ma inoltre “per quanto riguarda l'esperienza che ne instaura il regime, egli [Freud] non l'avrà ancora messa in piedi nemmeno al momento della sua morte 0 ”.
Compito che lui, Lacan, riprende in proprio, indicando “il legame di tutto ciò con il mistero del linguaggio”.
___
Poiché la versione cartacea di questo numero è esaurita, mettiamo a disposizione il PDF de La Psicoanalisi n.7 nel link del SOMMARIO dell'articolo. Per accedervi, è necessario effettuare la connessione e versare la quota come membro aderente dell'Atelier Tyto Alba ASBL.