La Polis analitica

La Psicoanalisi n. 19,1996, Casa Editrice Astrolabio, 288 pagine, EAN 9788834012130
La Psicoanalisi - La Polis analitica
Nota editoriale di Antonio Di Ciaccia

La Polis analitica

Estratto dalla Nota editoriale

È con ironia che la Prospettiva della Città ideale rimanda alla Polis analitica, meglio raffigurabile, forse, dalla torre di Babele o dall’inferno dantesco. O dal vuoto assoluto.

Eppure la scelta di questa illustrazione indica un punto prospettico, ideale se si vuole, oppure utopico, di ciò che ci si sarebbe potuti attendere dalla psicoanalisi, dopo cent’anni dalla sua nascita.

Non ci si attende certo dalla psicoanalisi una Città restaurata, e nemmeno una Città guarita o una Città perfetta. Evidentemente l’aspetto terapeutico è sempre presente nella psicoanalisi. E non è di poco conto. Eppure il terapeutico non esaurisce la sua funzione. Poiché la funzione essenziale della psicoanalisi è quella di svelare la trama che annoda un godimento in eccesso – interdetto, diceva Freud – agli esseri che parlano, proprio perché sono esseri fatti di linguaggio.

Quindi la Città analitica non è una Città di collaboratori che lavorano omogeneizzati per il padrone, chiunque esso sia, ma è una Città i cui cittadini – uno per uno – hanno acquisito, e direi sulla propria pelle, un sapere nuovo, un sapere di cui l’umanità non vuole sapere nulla – inconscio, diceva ancora Freud.

Per arrivare a tanto hanno dovuto smontare la loro macchina fantasmatica, quella che assicurava loro un qualche accesso al godimento, foss’anche intriso di sintomi.

E da una simile disfatta testimoniare non già un desiderio tragicamente in impasse, ma un desiderio comicamente nuovo – inedito, dice Lacan – che segna da un lato un nuovo patto con la pulsione e dall’altro un lasciarsi prendere come oggetto che causa il desiderio del soggetto dell’inconscio.

Sommario

Jacques Lacan

Piccolo discorso all’O.R.T.F. (1966)

La Polis analitica

Gennie Lemoine

La passe all’entrata. Banalizzazione, estensione, democratizzazione

Danièle Silvestre

L’entrata mediante la passe

Carmen Cuñat

A proposito della passe e dei costumi della Città analitica

Vilma Coccoz

Visita a Freudianopoli

Massimo Recalcati

I paradossi di Milano

Marco Focchi

Cucinare gli avanzi

Miquel Bassols

La comunità che può essere riconosciuta come tale

Pierre Bruno

Costanza

Panayotis Kantzas

Cose meravigliose e terrificanti

José Monseny

Un analista di fronte alla Salute Mentale

Francisco Pereña

Uno psicoanalista nella polis

Roger Wartel

Cittadino-psicoanalista

Gérard Miller

Il genio della Bastiglia

Antonio Di Ciaccia

De civitate analytica

Jacques-Alain Miller

Riflessioni sulla Città analitica

Sull’interpretazione

Jean-Robert Rabanel

Ma dove è andata a finire l’interpretazione?

Jacques-Alain Miller

Il rovescio dell’interpretazione

Cartelli della passe

Antonio Di Ciaccia

Qualche nota sull’interpretazione

Marie-Hélène Brousse

Note sull’interpretazione, oggi

Casi clinici

Annalisa Davanzo

L’isterica e il piacere della verità

Giovanni Mierolo

L’elisir di Anna

Lacan e la psicoanalisi

Jacques-Alain Miller

Silet (1994-1995, lezioni I, II ,III, IV, V)

Piero Feliciotti

Le vicende dell’identificazione