Lacan e il suo tempo

La Psicoanalisi n. 52, 2012, Casa Editrice Astrolabio, 302 pagine, EAN 788834016411
La Psicoanalisi - Lacan e il suo tempo
Nota editoriale di Antonio Di Ciaccia

Lacan e il suo tempo

Per il trentesimo anniversario della morte di Jacques Lacan la rivista del Campo freudiano in Belgio, Quarto, ha pubblicato l’intervento che Lacan tenne al suo seminario del 19 novembre 1974, inedito finora e che abbiamo attualmente nella redazione stabilita da Jacques-Alain Miller. Abbiamo voluto riportare nella traduzione italiana questo breve testo che ha come titolo “Un giorno di sciopero”.

L’argomento risulta contrastante – forse sì, forse no – con il nucleo centrale di questo numero de La Psicoanalisi che riporta il modo in cui abbiamo celebrato a Roma il trentennale della morte di Lacan, pubblicando a questo scopo i lavori tenuti dall’ Istituto freudiano in una giornata di studi in cui psicoanalisti, filosofi e studiosi hanno portato il loro contributo, e di cui diremo tra breve. Prima si impone un rapido accenno al testo di Lacan.

In esergo, Jacques-Alain Miller mette i temi salienti del breve testo di Lacan. In questo caso sono tre: “Il sintomo è qualcosa di reale”, “La serie degli analisti”, “Etica e imbecillità”.

Del primo tema, brevissimo, veniamo a sapere che Lacan considera lo sciopero alla stregua di un qualunque sintomo. Se emette delle riserve è per il fatto che si tratta di un sintomo organizzato. A proposito del secondo tema Lacan si pone la questione se l’analista può considerarsi come un elemento di un insieme, non già per fare un sindacato, ma per fare serie. Anche questo sarebbe un argomento da riprendere.

Nel terzo tema Lacan accosta l’etica e l’imbecillità. Qui si impone una rosa di tre termini: oltre all’imbecillità, sono da prendere in considerazione l’ignoranza e la fesseria. L’analisi, dice, è un rimedio contro l’ignoranza. Per contro, non ha alcun effetto contro la fesseria. Quando invece l’analisi non riesce in qualcuno che ci si dedica, abbiamo come risultato che costui è reso imbecille proprio dall’esperienza analitica stessa.

Questo costui avrebbe fatto meglio a sviluppare i suoi doni altrove, e non nelle questioni che riguardano l’analisi. Altrove, dove? Ebbene, dove avrebbe potuto far furore attenendosi a un’etica che è relativa al discorso in cui egli si inscrive: dell’insegnante, per esempio, del letterato, dello scrittore, dell’uomo alla ricerca di fama.

L’etica, infatti, non è la stessa in ogni discorso. E Lacan arriva a far l’ipotesi che l’analisi non riesce proprio a coloro la cui etica farebbe furore altrove, ossia in un altro discorso. Insomma, non c’è altra etica se non quella di giocare il gioco secondo la struttura del discorso in cui uno si inscrive. E Lacan porta la sua prova del nove: quando uno è spiaggiato in un’etica che non è quella del discorso in cui si iscrive, allora ricorre all’ingiuria. Come è il caso di quell’analista che lo ingiuriò in un articolo pubblicato da Le Monde e a cui egli fa riferimento.

Come dicevo poc’anzi, questo numero riporta gli interventi della giornata di studi che hanno ripreso i lavori di alcune persone o movimenti con cui Lacan ha dialogato nella messa a punto di alcuni problemi cruciali del suo insegnamento. Come giustamente ricorda Sergio Sabbatini, che ha curato particolarmente questa parte della rivista, non è stato possibile riprenderli né tutti né tutti i più importanti. E’ solo un florilegio, fiori colti soprattutto sullo stelo della filosofia.

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Sommario

Jacques Lacan

Giornata di sciopero

Jacques-Alain Miller

Il reale nel XXI secolo. Presentazione del tema del IX Congresso dell’AMP

Lacan e il suo tempo

Sergio Sabbatini

Introduzione al convegno

Paolo Vinci

Il doppio versante della morte. A proposito di Kojève e Lacan

Alfredo Zenoni

Merleau-Ponty e Lacan, dialogo e divergenze

Luisella Mambrini

Il maestro e l’amico

Sergio Benvenuto

Saussure bouleversé

Sergio Sabbatini

Bourbaki e la struttura

Amelia Barbui

Saussure - Bourbaki

Felice Cimatti

Oltre il significante. Lacan e il problema logico della fine dell’analisi

Rocco Ronchi

Bataille e Lacan

Cristiana Cimino

Davanti all’altro animale. A proposito di Derrida

Alex Pagliardino

Figure dell’Uno

Carmelo Licitra-Rosa

Da Lévi-Strauss a Lacan: dalla pace al pathos, dalla struttura alla topologia

Marcella D’Abbiero

Sartre e il desiderio. A proposito di Lacan

Fulvio Sorge

Commento agli interventi di Carmelo Licitra-Rosa e di Marcella D’Abbiero

Antonio Di Ciaccia

Chiusura del convegno

Lacan e il suo insegnamento

Jacques-Alain Miller

L’Essere e l’Uno (2010-2011, lezioni V, VI, VII)

Paola Francesconi

Il godimento, fratello della modernità

Carmelo Licitra-Rosa

Note introduttive sull'etica della psicoanalisi

Antonio Di Ciaccia

R.S.I.

Pierre-Gilles Guéguen

La logica del fantasma

Dominique Laurent

Vivere la pulsione nel transfert

Anne Lysy

Identificarsi con il sintomo?

Marie-Hélène Blancard

La scrittura del sintomo e i nomi di godimento del soggetto

Marco Focchi

Una declinazione femminile dell'autorità

Viola Di Grado

Settanta acrilico, trenta lana

Alfredo Zenoni

L’autorità tra sembiante e responsabilità