Ancora sulla femminilità
Bruxelles. Nel pomeriggio, freddo ma (stranamente) assolato, del 26 febbraio 1977 ci trovammo – eravamo una quindicina– attorno al dottor Lacan. Era arrivato all’improvviso da Parigi. Aveva fatto avvisare che avrebbe voluto incontrare “dei giovani”. Dominique Michel Thibeau, ospite di quell’incontro, aveva fatto girare l’invito. Ci aspettava a casa sua, quella specie di villa che aveva allora tra Boitsfort e la foresta di Soignes. Dei giovani, solo dei giovani, la maggior parte analizzanti e già analisti, erano venuti all’incontro.
Così, in mezzo a noi, Lacan aveva parlato, rispondendo tranquillamente alle nostre domande, per nulla preparate. Questo spiega, nel testo che leggerete qui di seguito in questo numero della rivista, lo spezzettamento del discorso di Lacan.
Un discorso semplice eppure denso, che la redazione di Jacques-Alain Miller ha reso ancora più prezioso.
Il discorso di Lacan inizia sull’isteria, e questo numero della rivista prosegue con l’intento di mettere in risalto alcuni aspetti dell’apporto che Lacan ha dato - in modo eminente nel Seminario XX dal titolo Ancora - a un tema che sarà fondamentale nei prossimi anni e che girerà attorno alla problematica della femminilità. E’ anche in questa ottica che occorre leggere il testo di Jacques-Alain Miller su Marie de la Trinité, suora, mistica, in analisi da Lacan.
Nella rivista altri testi seguiranno. Ne segnaliamo qui solo alcuni: l’intervista di Marie-Hélène Brousse alla “scandalosa” Cathérine Millet, l’articolo di Francesca Carmignani sulla Body Art dell’artista Marina Abramovic, gli interventi di Pierre Skriabine, nostro collega e amico, grande esperto in topologia, purtroppo prematuramente scomparso, e – da meditare con cura – l’intervento di Jacques-Alain Miller dal titolo L’Altro senza l’Altro.
Buona lettura.
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