Lacan l’italiano vol. II

La Psicoanalisi n. 70, 2021, Casa Editrice Astrolabio, 258 pagine, EAN 9788834018620
La Psicoanalisi - Lacan l’italiano vol. II
Nota editoriale di Antonio Di Ciaccia

Lacan l’italiano vol. II

L’invito di Jacques-Alain Miller a mettere in cantiere un numero della rivista su Lacan l’Italiano ha avuto un così ampio riscontro tra i Colleghi che abbiamo dovuto raddoppiarlo. Non ne abbiamo fatto un numero doppio, ma due numeri: questo è il secondo, sebbene nemmeno con questo numero si esaurisca la panoplia di autori, opere, monumenti italiani a cui Lacan fa, qui o là, riferimento o anche solo un rapido accenno.

Apre il corteo di questo numero Galileo Galilei. Per Lacan è fondamentale il suo apporto perché è nel suo nome che viene individuato quel taglio epistemologico che permette l’emergenza della scienza moderna, condizione sine qua non per la nascita della psicoanalisi.

Poeti come Andrea Zanzotto e uomini di teatro come Carmelo Bene sono qui presi nel loro incontro o incontro mancato con Lacan. Incontro che si è avverato con quelle opere di grandi artisti in cui egli ha trovato un riscontro della sua ricerca, opere e autori che lo hanno ispirato e, diciamolo pure, deliziato. Tra questi mettiamo sicuramente il regista forse da lui più apprezzato, Federico Fellini.

Caravaggio, Bernini, Zucchi, Raffaello sono trattati nell’intervista che ha concesso Claudio Strinati. Sì, anche Raffaello, al quale Lacan si riferisce per gli affreschi della Farnesina. Da parte sua Clovis Whitfield, celebre studioso del Caravaggio, in una breve intervista precisa inoltre la differenza tra realtà e reale caravaggeschi.

La lista di artisti trattata è però ben più numerosa. Il lettore si delizierà a ritrovare le opere amate da Lacan, e, a volte, a scoprire alcune sviste, come quella che fa attribuire al Tiziano un quadro del Veronese.

Nel numero della rivista seguono dei lavori sul Seminario XIX. ... o peggio di Lacan realizzati da parte di alcuni professori e docenti dell’Università della Calabria.

La puntualizzazione di J.-A. Miller sul Nostro soggetto supposto sapere e la traduzione di un intervento di Lacan su “France Culture” coronano brillantemente questo numero 70 de La Psicoanalisi.

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Sommario

Jacques Lacan

“Il godere dell'essere parlante si articola”

Jacques-Alain Miller

Il nostro soggetto supposto sapere

Lacan l’Italiano vol. 2

Domenico Cosenza

Experimentum mentis e matematizzazione del reale. Il Galileo di Lacan, attraverso Koyré

Carmine Mangano

“... finisce sempre per comandare l’opera” Lacan e Michelangelo

Pasquale Indulgenza

“Guardate il muro”. Jacques Lacan, Leonardo da Vinci

Maria Antonella Del Monaco

Del rapporto tra compito e atto. La trilogia: Napoli, Roma, Milano

Raffaele Calabria

Lacan in Italia: 1953-1978

Antonio Di Ciaccia

Un testo ʽcenerentola’

Monica Vacca

Il dettaglio fa la differenza

Cristiana Santini

Il sacrificio di Isacco. Un taglio per poter accedere al desiderio

Chiara Giovanna Nicastri

Un lapsus di Lacan? La faccenda del quadro

Adele Succetti

La Wunderkammer: dell’analista: Lacan con l’Arcimboldo

Annalisa Piergallini

Colora i tuoi dannati (sugli affreschi di Signorelli a Orvieto)

Cristiano Lastrucci

Il mito di Diana e Atteone

Claudio Strinati, Laura Rizzo

Caravaggio, Bernini, Raffaello

Antonio Di Ciaccia, Clovis Whitfield

Il verosimile e il vero

Céline Menghi

Lucio Fontana, “Io buco, passa l'infinito di lì”

Alberto Turolla

Incontri mancati/riusciti: Andrea Zanzotto, Carmelo Bene

Chiara Mangiarotti

Sogni e visioni di Federico Fellini

Omar Battisti

Il nodo, borromeo

Pasquale Mormile

Fallo, femminielli e sessuazione: Napoli con Lacan

Fulvio Sorge

“Che vuoi?”

Fabrizio Palombi

Repetita juvant: il problema del “non rapporto” sessuale nel diciannovesimo seminario di Lacan

Deborah De Rosa

Il reale e la logica. Lacan sui teoremi di Gödel

Luca Parisoli

Un approccio non classico alla modalità: dai prosdiorismi alla diade 0-1 in ... ou pire, passando per l'ampliamento della negazione

Claudio D'Aurizio

“La funzione dello scritto” nel Seminario XIX. ... o peggio

Marco Focchi

Un uso sovversivo della matematica

Amelia Barbui

Dall’accoppiamento dei conigli alla bellezza/imperfezione del “non c'è rapporto sessuale”