Ancora una volta La Psicoanalisi si volge verso il cinema. Lo fa riprendendo gli interventi di un piacevolissimo convegno che i nostri Colleghi di Venezia hanno organizzato presso l’Istituto veneto delle Scienze, Lettere e Arti, nella sede del palazzo Franchetti sul Canal Grande, il 2 e 3 febbraio 2006, a partire da un'idea di Chiara Mangiarotti che ha trovato una felice sponda in Emmanuelle Ferrari, direttrice della Délégation Culturelle de l’Ambassade de France-Alliance française a Venezia. La presenza di Judith Miller e di Benoit Jacquot hanno permesso di gettare qualche luce sulla programmazione e la realizzazione della ripresa di Télévision di Lacan, organizzata da Jacques- Alain Miller e di cui Jacquot era stato il regista. Film come Nos inquietudes di Judith Du Pasquier, Calcutta di Louis MalIe, A tout de suite di Benoit Jacquot o spezzoni di film proiettati hanno suscitato i commenti e gli interventi di esperti del cinema e di psicoanalisti, illustrando, chiarendo, mettendo in risalto alcuni aspetti di quei collegamenti con problematiche della struttura dell’inconscio che l’arte filmica sollecita.
L’occasione di un invito da parte di Colleghi belgi della Scuola fatto al regista Luc Dardenne, di cui è in visione nelle sale italiane il film Il matrimonio di Loma, realizzato con il fratello, che ha ottenuto a Cannes il premio per la migliore sceneggiatura, e un’intervista estemporanea che sono riuscito a carpire all’attore Colin Firth, in un momento di pausa della ripresa del film su Dorian Gray, tratto da Oscar Wilde, che sarà sugli schermi londinesi ad aprile, completano egregiamente questo numero della rivista.