Trans

Di Nicastri, 2024
Ca. 4 min. de lettura

“Quando dico che non c’è rapporto sessuale, avanzo molto precisamente questa verità: che il sesso non definisce alcun rapporto nell’essere parlante”. 1 Il lettore avrà probabilmente riconosciuto questo passaggio tratto dalle primissime battute del Seminario XIX del quale riproponiamo, nelle pagine seguenti, un estratto che introduce direttamente il tema scelto per questo numero della rivista: la questione trans. Continua Lacan: “Non nego affatto la differenza che c’è, fin dalla più tenera età, fra quella che chiamiamo una bambina e un bambino”. Ma a quale differenza fa riferimento? Che statuto ha quella che nelle righe a venire nominerà come la “piccola differenza”? Lacan avvisa subito gli uditori che qui potrebbero non sapere di che cosa egli stia parlando. Lo dà quasi per assodato, e si potrebbe azzardare l’ipotesi che sia anche un invito a non cercare di giungere presto a una comprensione, invito che del resto spesso rivolge al suo uditorio. Così, indica subito la trama su cui andrà a intessersi il discorso: “l’introduzione del pas-tout qui è essenziale”. È quanto ha già in lavorazione da qualche tempo e sfocerà poi nella messa a punto delle formule della sessuazione. L’orizzonte di questa traiettoria può essere un prezioso corrimano in queste pagine. La ‘piccola differenza’ è presto distinta come organo, fa notare Lacan, e di questo termine mette subito in rilievo l’etimologia: dal greco ὄργανον, strumento. Solo alcune pagine dopo darà la chiave per apprezzare appieno questa precisazione: “[...] un organo è uno strumento solo per il tramite di ciò su cui si fonda ogni strumento, e cioè il fatto di essere un significante”. Ed è su questo punto che può giocarsi quello che definisce l’‘errore’, tanto dibattuto al giorno d’oggi forse più che al tempo: “l’errore comune di non vedere che il significante è il godimento e che il fallo è soltanto il suo significato”.

Il brano di Jacques-Alain Miller inserito in questo numero, La soluzione trans, contiene l’intervista rilasciata a Libération il 2 marzo del 2023 in occasione della pubblicazione del Seminario XIV seguita da Sei risposte a una donna trans, Olga. Si tratta della risposta alla lettera che Olga, una donna trans, ha mandato a Jacques-Alain Miller dopo la pubblicazione del libro La solution trans. 2

La questione trans è qui accennata in pennellate fulminee e asciutte, punti luce dell’elaborazione portata avanti nell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi che mira a preservare il posto del soggetto, in quanto soggetto dell’inconscio, diviso, non trasparente a se stesso. Posizione che dissente dall’idea, sempre più diffusa oggigiorno, di un soggetto che potremmo definire monolitico che risponda al motto “Io sono ciò che dico di essere”. 3 Nella scia di un’equazione che sovrappone il soggetto dell’enunciato a quello dell’enunciazione e che rintraccia nell’asserzione dell’individuo qualcosa di ascrivibile all’ordine di una verità completa, fissa, che schiaccia colui che parla sul proprio detto professandone la totale corrispondenza, il posto del soggetto dell’inconscio non è contemplato e l’interpretazione non ha spazio, è rigettata. “Interpretare – chiarisce Miller – non è assolutamente una mancanza di rispetto. Significa accogliere una persona trans come un soggetto, proprio come una persona non trans”.

L’ampia sezione centrale, intitolata Sulla questione trans, prende le mosse dal solco tracciato da Lacan e Miller proponendo al lettore uno spaccato, vivace e denso, di alcune declinazioni del ricco lavoro sull’argomento in corso nell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Tale lavoro, portando avanti una rigorosa ricerca teorica, si propone come finestra di dialogo nel dibattito politico, sociale e sanitario. Il lettore troverà in queste pagine contributi molto variegati, fra cui: la conversazione con Paul B. Preciado invitato alle Journée dell’ECF del 2019 e la risposta punto per punto alle argomentazioni esposte, successivamente, nel suo libro Sono un mostro che vi parla; 4 il punto della situazione Le gislativa italiana; lo stato dell’arte sulla situazione pediatrica e alcune delle considerazioni maturate da alcuni colleghi sulla possibilità, oggi molto dibattuta, di un avvio precoce del trattamento.

Proseguiamo poi con le pagine dedicate all’Orientation lacanienne in cui proponiamo, in continuità con i numeri precedenti, i capitoli VII, VIII e IX di 1, 2, 3, 4, il Corso tenuto da Jacques-Alain Miller nell’anno accademico 1984-1985 al Dipartimento di Psicoanalisi dell’Università di Parigi VIII.

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