n. 50 – luglio-dicembre 2011
JACQUES LACAN – L’anoressica e il sapere
JACQUES-ALAIN MILLER – L’inconscio reale
DOMENICO COSENZA – L’anoressia nell’ultimo insegnamento di Lacan
CARLO VIGANO’ – Sinthomo e transfert nell’anoressia
MANUEL F. BLANCO – Teoria e clinica dell’anoressia infantile
FRANCOIS ANSERMET – L’anoressia del lattante. Oralità e costituzione soggettiva: sconforto de lattante e anoressia precoce
GIULIANA CAPANNELLI – Pazienti con DCA e trattamento in istituzione: punti di logica della pratica analitica
E altri articoli di: ADELE SUCCETTI, FULVIO SORGE, MARCELLO MORALE, EVA BOCCHIOLA, ERMINIA MACOLA, PIETRO ENRICO BOSSOLA, GIULIANA GRANDO, COSTANZA COSTA, PHILIPPE LA SAGNA, MARTIN EGGE, PIERRE-GILLES GUEGUEN, MARIA RITA CONRADO, IGOR CASTELLARIN, PASQUALE INDULGENZA, SILVIA BERNARDINI, MONICA VACCA, SERGIO CARETTO.
Estratto dalla Nota editoriale
1. Lacan e l’anoressia mentale
Non ci sembra affatto casuale che negli ultimi vent’anni, tra i con- tributi più rilevanti in ambito dinamico e in particolare psicoanalitico sul tema dell’anoressia dobbiamo annoverare diversi importanti lavori di studiosi provenienti dall’orientamento lacaniano. Ciò dipende dal fatto, come già ho cercato di sottolineare altrove, che l’anoressia men- tale occupa nel testo di Lacan un posto speciale, sia per il modo originale in cui egli la intende, sia per gli effetti di provocazione che essa produce nel cuore della continua riformulazione del suo insegnamento teorico-clinico sui fondamenti della pratica freudiana. Detto in altri termini, è la questione stessa dell’inconscio, concetto cardine della psicoanalisi, a essere messa alla prova, riformulata, pensata nel suo limite estremo, ogni volta che Lacan richiama in campo nel suo insegnamento l’anoressia mentale.
Per questa ragione, in questo lavoro intendiamo scandagliare proprio il rapporto tra l’anoressia e l’inconscio, per mettere in rilievo ciò che l’esperienza clinica con le pazienti anoressiche ci può insegnare rispetto all’inconscio contemporaneo, alle sue trasformazioni e manifestazioni.
Lacan ci permette, come vedremo, nel suo ultimo insegnamento sull’anoressia mentale, di riaggiornare le nostre tesi sull’inconscio, met- tendo in evidenza come alla base del rifiuto anoressico del sapere in- conscio, al cuore di quello che potremmo definire come il suo quarto paradigma sull’anoressia mentale nel Seminario XXI, si situa l’orrore per quella dimensione reale dell’inconscio strutturata sull’inesistenza del rapporto sessuale. L’impasse nell’attivazione del transfert simbolico, che tanto ci colpisce nella clinica dell’anoressia mentale, trova per l’ultimo Lacan in questo punto di denegazione fondamentale della dimensione reale di orrore alla radice del sapere, più che su un epocale supposto tramonto dell’inconscio, la sua leva di fondo.
Domenico Cosenza