Una procedura per la passe
n. 17 – gennaio-giugno 1995
JACQUES LACAN………………..Una procedura per la passe
JACQUES-ALAIN MILLER…..Trio da melodramma e La natura dei sembianti
VIRGINIO BAIO……………………Dai santi al santo
PHILIPPE STASSE…………………L’immagine che ne resta
MARIE-HÉLÈNE BROUSSE….Un desiderio inedito
ALFREDO ZENONI……………….Il linguaggio e gli oggetti della pulsione
E articoli di: RICCARDO SCOGNAMIGLIO, ROSE-PAULE VINCIGUERRA, LUISELLA MAMBRINI, ROSA ELENA MANZETTI, MASSIMO RECALCATI
Estratto della Nota editoriale: La passe la Scuola il sociale
Il testo di Jacques Lacan che pubblichiamo in questo numero è un testo minore. Come nota Jacques-Alain Miller nella sua presentazione, più che di un testo si tratta di un documento che era in circolazione nell’Ecole freudienne de Paris come allegato alla versione orale del testo base di Lacan sulla formazione dello psicoanalista, la Proposta del 9 ottobre 1967 sullo psicoanalista della Scuola.
Eppure Una procedura per la passe ha un suo interesse preciso. Oltre a essere una modalità di applicazione della passe, il testo aggiunge una pietra in più per rispondere all’interrogativo che serpeggia nell’insegnamento di Lacan, spesso in modi diversi: qual è il posto dello psicoanalista nel mondo?
Non il posto della psicoanalisi. A torto o a ragione, un posto nel mondo la psicoanalisi ce l’ha. Non a caso, nella migliore delle ipotesi, la teoria analitica è diventata stimolo per altre discipline e, nella peggiore delle ipotesi, essa è invocata come ultima ratio di tutto quel che avviene di sublime o di turpe nell’uomo.
Ma il posto dello psicoanalista?
Qui, una risposta viene immediatamente alle labbra: se per il posto dello psicoanalista si vuol indicare la funzione che gli è propria, allora, come direbbe il signor de La Palice, il posto dello psicoanalista è quello di psicoanalizzare.
Proviamo a dare tre valenze a questo termine psicoanalizzare.
Antonio Di Ciaccia