Alpes 2013
Antonio Di Ciaccia – Doriano Fasoli
Avevo desiderato rendermi conto se un sapere così complesso come quello di Lacan, non rimanesse una pura elucubrazione sulla scoperta freudiana, ma potesse diventare veramente linfa per uno psicoanalista nel suo lavoro quotidiano.
mi sembra poter rispondere che in questo libro questa linfa la si percepisce, viene in superficie come un amalgama che risulta dagli interessi della teoria psicoanalitica letta secondo l’insegnamento di Lacan, seguendo le indicazioni di colui che Lacan aveva chiamato il suo “unico lettore” ossia Jacques-Alain Miller, e dalle implicazioni che richiede la pratica clinica.
Pratica clinica che prende il suo avvio quasi contemporaneamente a metà degli anni ’70, sia come psicoanalista dell’Ercole freudiane de Paris, sia per essersi dedicato a quella che è stata chiamata “psicoanalisi applicata”, con lo scopo, in questo caso, di individuare le possibilità di cura, e innanzitutto per dei bambini autistici.
Antonio Di Ciaccia, considerato, all’unanimità, uno dei maggiori esegeti di Lacan in Italia, risponde alle mie sollecitazioni: quelle che lo riguardano personalmente, nel suo rapporto con la psicoanalisi ma sopratutto con quella figura misteriosa e affascinante che è stato per lui Jacques Lacan.